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Channel: Commenti a: Fail at Failing: Windows RT morirà presto?
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Di: Defkon1

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attenzione non ho detto che non siano competenti, anzi, credo che tra loro ci siano alcuni dei migliori sviluppatori .NET in circolazione (non solo in Italia) e ho potuto anche assistere alle talk di alcuni di cui ho comprato tutti i libri…

Ho solo detto che alcuni di loro (giustamente, visto il ruolo che spesso ricoprono) sono estremamente avvezzi a “dare per buona” qualsiasi novità della casa madre senza porsi in atteggiamento critico verso di essa. Sono fanboy insomma.

Microsoft è entrata nel mondo tablet TARDI e MALE (e pensare che Bill Gates ne era stato profeta molto tempo prima di Jobs), e l’alzata di ingegno di spaccare in due uno dei core business storici (il sistema operativo) pur di essere presente anche su ARM è stata secondo me un grave errore. Che ora stanno pagando.

IMHO WinRT cadrà velocemente nel dimenticatoio, costringendo comunque chi ha sviluppato su tale piattaforma a manutenere il proprio codice per portarlo su altre vie, esattamente come è stato qualche anno fa per gli applicativi WinCE (alla cui chiusura si è assistito a piccole software house che hanno fatto incetta di device fondi di magazzino per non dover reingegnerizzare mezzo parco software).

Ad oggi ci sono circa 10 modelli di tablet e sì e no altrettanti cellulari WinRT.
Anche senza parlare di percentuali di mercato, mi sembrano pochini per sceglierla come piattaforma di riferimento per un nuovo progetto mobile.

Accademicamente parlando, anche Silverlight era una figata: WPF/E, CLR 3.0, …, ma la realtà ci dice che l’ultima release stabile è del 2011, la sua penetrazione nel mercato è stata minima e il suo non rispetto degli standard è più una spina nel fianco che un vantaggio. Gli sviluppatori che sono saliti sul carrozzone Silverlight ora si ritrovano a costruire cattedrali nel deserto, molto belle, molto fighe, ma pur sempre cattedrali nel deserto. Anche Miguel de Icaza l’ha abbandonato…

WinRT poteva essere una bella idea se ci avessero aggiunto una filosofia distributiva che ne avesse permesso una reale (e veloce) penetrazione nel mercato (ad esempio darlo gratis agli OEM); una volta assuefatti gli utilizzatori si poteva pure pensare a spingerli verso soluzioni Win8.
In questo modo invece il fratello piccolo di Win8 assomiglia più al figlio illegittimo della passione di una notte tra la casa madre e il mugnaio, e guarda caso il papà sta pensando di abbandonarlo nel bosco.


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